Multe diffuse scatenano il dibattito sulla risposta della polizia alle recenti proteste a Budapest

Le proteste a Budapest sono finite sotto i riflettori dopo che decine di manifestanti sono stati colpiti da multe, sollevando preoccupazioni per la polizia pesante e il diritto di protestare.
Multe diffuse in risposta alle proteste a Budapest
Come 444.hu secondo quanto riferito, nelle ultime settimane si sono verificate ondate di proteste a Budapest, tra cui occupazioni del ponte Liberty (Szabadság) e manifestazioni davanti ai media statali, al quartier generale del Media Services and Support Trust Fund (MTVA). I manifestanti hanno condiviso resoconti personali di come sono stati trattati durante questi eventi, molti dei quali hanno riportato multe di 84.500 fiorini (84.500 fiorini)207 euro) indipendentemente dalle circostanze In alcuni casi, le persone sono state multate anche stando sul marciapiede o tentando di andarsene pacificamente. Un manifestante ha raccontato di essere stata arrestata nonostante volesse obbedire, mentre un altro ha ricevuto la stessa multa per essersi fermato accanto alla strada del suo partner che aveva bloccato il traffico.

Decine di manifestanti hanno riferito di aver ricevuto multe identiche, suggerendo un approccio globale da parte delle autorità. Alcuni, ritenuti “repeat trash”, sono stati multati di 104.000 fiorini (255 euro) dopo essere tornata più di una volta alle proteste a Budapest, nei documenti ufficiali, la polizia include avvertimenti di conseguenze più dure per reati futuri, Un manifestante ha notato che aveva accumulato 274.000 HUF (671 euro) in multe in diverse manifestazioni La multa standard rimane la stessa anche in vari scenari, sia che qualcuno sia rimasto sul marciapiede o che si sia fermato direttamente sulla carreggiata.
La base delle ammende
I documenti presentati dai manifestanti rivelano che la polizia cita costantemente l’articolo 21, paragrafo 1, del codice della strada, che impone ai pedoni di camminare sui marciapiedi ove disponibili, tuttavia le descrizioni dei casi differiscono ampiamente, da individui che tengono striscioni nelle corsie di circolazione ad altri che sono rimasti sulla strada nonostante i passaggi pedonali disponibili Per le proteste di MTVA a Budapest, le autorità invocano anche l’articolo 3, paragrafo 1, lettera c, imponendo ai partecipanti di non mettere in pericolo la sicurezza o ostacolare il traffico, Molte persone multate hanno contestato le accuse, sostenute da organizzazioni per i diritti civili come l’Unione ungherese per le libertà civili (TASZ), il Partito dei cani a due code e Momentum.
Niente di nuovo
Questa strategia di multe pesanti non è nuova Tattiche simili sono state utilizzate durante le proteste studentesche nel 2018 e altri movimenti negli ultimi anni Mentre alcuni casi sono stati ribaltati in tribunale, come l’eliminazione di una multa legata al COVID nel 2020, molti manifestanti ritengono che le autorità stiano utilizzando sanzioni per scoraggiare il dissenso pubblico. I gruppi per i diritti umani hanno precedentemente criticato questo approccio, definendolo un deterrente illegale contro l’espressione democratica spontanea.
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